"Ben venga l'esposto dell'ordine
dei medici contro il nostro manifesto, non aspettavamo altro. Da
decenni ogni giorno viene calpestato il diritto dei sudtirolesi
di usare la propria madrelingua e ora finalmente se ne parla.
Andremo fino a Bruxelles e Strasburgo". Lo afferma Eva Klotz, la
fondatrice della Sued-Tiroler Freiheit, il partito che ha
affisso il manifesto choc di un cadavere con la scritta "Il
medico non sapeva il tedesco". "E' stato proprio l'ordine dei
medici - aggiunge - a rivendicare l'importanza di poter
comunicare nella madrelingua, quando si parlava dei medici di
lingua tedesca in Alto Adige".
"Si lamentano del manifesto, ma nessuno grida allo scandalo
quando si creano situazioni pericolose per il fatto che il
medico non comprende il paziente", aggiunge Klotz. "Molti
sudtirolesi ormai si sono rassegnati e parlano in italiano con i
medici, rinunciando così a un loro diritto", conclude l'ex
consigliera.
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