È operativo il laboratorio trentino
associato per i test di efficacia e sicurezza (Lass) sulle
mascherine. L'iniziativa congiunta dell'Università di Trento e
dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari offre anche
consulenza alle ditte manifatturiere che producono il
dispositivo per arginare la pandemia. Una mascherina contro il
Covid-19, infatti, serve ed è sicura se non trattiene microbi,
se permette di respirare e se riesce a filtrare il virus. Lo
afferma l'Istituto superiore di sanità (Iss), che per
l'emergenza e la necessità di distribuire al personale sanitario
e alla cittadinanza in tempi rapidi grandi quantità di presidi
ha stretto un accordo con la Sezione dispositivi medici di
Confindustria. In questa cornice - informa una nota
dell'Università di Trento - è stato attivato un laboratorio
associato (Lass-Tn-Covid-19) per eseguire i test di efficacia e
sicurezza sulle mascherine chirurgiche.
L'obiettivo è creare una rete italiana per l'armonizzazione
dei rapporti di prova sulle mascherine. A questo proposito la
realtà trentina è già in contatto con l'Università politecnica
delle Marche, le università di Catania e Modena e Reggio Emilia
e il Tecnopolo Mirandola. In questi giorni, in Trentino, sono
già in prova le mascherine realizzate da La Sportiva, che ha
aperto una linea di produzione locale. Il Dipartimento di
ingegneria industriale di Trento ha attivato anche altri servizi
di misura e consulenza per supportare le aziende nell'analisi
del processo di produzione e nella scelta dei materiali e sulle
procedure di sanificazione per un riutilizzo funzionale dei
presidi in regola con le norme più stringenti.
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