Dopo aver ascoltato il presidente
Maurizio Fugatti sull'assestamento di bilancio, i segretari
generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli,
Michele Bezzi e Walter Alotti, hanno posto sul tavolo richieste
e dubbi. A cominciare dal capitolo lavoro: le organizzazioni
sindacali - sottolinea una nota - hanno dovuto rilevare ancora
una volta che la manovra così come è abbozzata al momento non
contiene stanziamenti per rafforzare gli ammortizzatori sociali.
"Sappiamo che la Giunta si attende che su questo fronte
agisca il Governo nazionale, ma ci preoccupa il fatto che non si
prevedano delle risorse straordinarie a sostegno dei lavoratori
in questa fase di grave emergenza sul fronte dell'occupazione",
hanno detto Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Il documento finanziario prevede anche importanti
stanziamenti sul fronte delle opere pubbliche. Un fatto
positivo, commentano i sindacati, anche se la quantità di
risorse non è ritenuta sufficiente per attivare una manovra
anticiclica come quella che serve all'economia trentina, per cui
si stima un calo del Pil del 10% quest'anno e un aumento 5% sul
2021. In questa fase l'errore, proseguono i segretari, sarebbe
quello di concentrarsi esclusivamente su interventi per
rispondere all'emergenza: "Serve invece guardare al futuro e
porre le basi per uno sviluppo solido".
Altra questione il capitolo welfare: per i sindacati è
arrivato il momento di riorganizzare l'assegno unico anche con
la creazione di un'unica card di pagamenti elettronici che
cumuli in un unico strumento tutti i benefici di cui la famiglia
o il cittadino ha diritto. Sul fronte delle famiglie Cgil Cisl
Uil hanno chiesto di ripristinare l'esenzione dell'addizionale
Irpef per i redditi sotto i 20.000 euro per alleggerire la
pressione fiscale sui lavoratori e i pensionati con redditi più
bassi e hanno ribadito l'urgenza di dare risposte sul capitolo
casa.
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