L'Organizzazione internazionale
protezione animali (Oipa) ha presentato alla Procura di Trento
istanza di sequestro preventivo del Centro faunistico
'Casteller' della Provincia autonoma di Trento "per inidoneità
della struttura a ospitare gli orsi attualmente detenuti, e gli
altri che si prevede di catturare". L'associazione animalista si
riserva inoltre di presentarsi in giudizio anche come parte
civile.
"La nostra richiesta vuole scongiurare l'ipotesi di ulteriori
catture e reclusioni di plantigradi, date le ordinanze di
captivazione permanente emanate dal presidente della Provincia
l'11 e il 27 agosto scorso, e chiede la liberazione di tre orsi
attualmente detenuti nelle cosiddette 'tane', cubicoli di
cemento di pochi metri quadrati", afferma il presidente
dell'Oipa, Massimo Comparotto. "Le conclusioni della relazione
della delegazione inviata al Casteller dal Ministero
dell'Ambiente parla chiaro quando afferma che la cattura e
captivazione di ulteriori individui metterebbe in difficoltà
l'intero sistema di gestione del centro di detenzione", aggiunge
Comparotto.
L'istanza di sequestro si aggiunge all'esposto per
maltrattamento già depositato per l'orso M49 che, a seguito dei
risultati del sopralluogo degli esperti inviati dal ministero
dell'Ambiente, è stato integrato da una denuncia querela a
tutela anche degli altri due orsi.
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