"Il Tar ha chiarito che
l'ordinanza sui test nasali nelle scuole resta in vigore, almeno
fino al pronunciamento definitivo dei giudici amministrativi.
Questo significa anche che le forze dell'ordine sono tenute,
casomai, a vigilare sul rispetto dell'ordinanza e non sulla sua
non-osservanza, come invece preteso da alcuni genitori". Il
governatore altoatesino Arno Kompatscher commenta così il
pronunciamento del Tar, che ha rigettato la richiesta di
sospensiva urgente dei 'tamponcini' nelle scuole. In mattinata
alcuni genitori 'obbiettori' hanno chiamato i carabinieri nelle
scuole perché i loro figli non potevano restare in classe.
"Chi fa i test prende parte alle lezioni in presenza, chi
invece non partecipa allo screening opta per la didattica a
distanza", ribadisce Kompatscher. "L'unico obiettivo di questo
approccio è garantire la didattica in presenza", sottolinea il
presidente della Provincia, dicendosi convinto che la
"stragrande maggioranza dei genitori condivide questa linea".
Kompatscher definisce "incomprensibile" la posizione di alcuni
genitori "che pretendono la didattica in presenza anche nelle
superiori, ma non sono disposti a dare un minimo contributo".
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