Al via in Trentino il progetto
"Indaco" per la creazione di un nuovo modello di business per la
valorizzazione della filiera corta. Un'iniziativa che prevede lo
sviluppo di una piattaforma tecnologica dedicata al commercio
elettronico in Trentino.
E' stato infatti sottoscritto l'accordo negoziale tra
Provincia autonoma di Trento, sindacati e una cordata delle 7
società risultata prima in graduatoria nella selezione per un
progetto di trasferimento tecnologico rivolto al rilancio di
aziende e negozi del Trentino. L'obiettivo è di ottimizzare la
logistica della movimentazione dei prodotti (per esempio
attraverso l'utilizzo di local hub e centri stoccaggio smart),
minimizzare l'impatto ambientale - ottimizzando il carico merci,
riducendo i veicoli in transito - e ridurre i costi evitando la
disintermediazione.
"Un importante progetto di cui si è avvertita l'esigenza in
seguito alla pandemia, che ha mutato profondamente le abitudini
dei cittadini anche sul fronte degli acquisti, spostando
l'attenzione di molti sui canali elettronici e per questo
sostenuto con convinzione dall'Amministrazione provinciale.
Questi cambiamenti hanno inciso in maniera profonda
sull'organizzazione e sui bilanci delle realtà economiche
trentine", osserva l'assessore provinciale allo sviluppo
economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli.
A fronte dell'impegno finanziario della Provincia di un
milione di euro, le società beneficiarie si impegnano a
realizzare questo progetto di trasferimento tecnologico
assumendo con l'accordo una serie di impegni, a partire da un
piano occupazionale che vedrà occupate nelle imprese coinvolte
oltre 257 unità lavorative al 2025 e un primo rilascio della
piattaforma entro l'ottavo mese dall'inizio del progetto.
L'utilizzo verrà garantito agli attori economici, fornitori e
utenti interessati. Si prevede di raggiungere gradualmente 300
operatori economici con sede in Trentino entro il secondo anno
dall'inizio del progetto e almeno 700 punti vendita. La
piattaforma dovrà raggiungere transazioni per un importo
complessivo di almeno 3 milioni di euro entro la primavera 2024.
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