Il tasso di occupazione tra i
laureati di 2/o livello dell'Università di Trento, intervistati
a un anno dal conseguimento del titolo, è pari al 78,8% (83,6%
tra i magistrali biennali e 68,3% tra i magistrali a ciclo
unico). Il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di
lavoro, è pari all'8,3% (7,7% tra i magistrali biennali e 9,7%
tra i magistrali a ciclo unico). Il dato emerge dal 23/o
Rapporto sul profilo e sulla condizione occupazionale dei
laureati, presentato dal consorzio interuniversitario
AlmaLaurea.
Secondo il rapporto, il 19,2% prosegue il lavoro iniziato
prima della laurea, il 17,1% ha invece cambiato lavoro; il 63,7%
ha iniziato a lavorare solo dopo il conseguimento del titolo. Il
62,2% degli occupati ritiene la laurea molto efficace o efficace
per il lavoro che sta svolgendo; il 53,5% dichiara di utilizzare
in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite
durante il percorso di studi.
A cinque anni dal conseguimento del titolo, il tasso di
occupazione è pari al 92,6% (92,7% per i magistrali biennali e
92,1% per i magistrali a ciclo unico). Il tasso di
disoccupazione è pari al 3,2%.
Il 72% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il
22,2% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit
5,6%. L'ambito dei servizi assorbe il 78,1%, mentre l'industria
accoglie il 20,9% degli occupati; 0,8 la quota di chi lavora nel
settore dell'agricoltura.
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