Marco Manfrini è stato
condannato all'ergastolo. Il cinquantenne di Rovereto era
accusato di omicidio volontario aggravato per la morte della
moglie Eleonora Perraro avvenuta nella notte tra il 4 e il 5
settembre del 2019 a Nago Torbole (Trento). La richiesta del
massimo della pena, formulata questa mattina dal pubblico
ministero Fabrizio De Angelis nel corso del processo, è stata
accolta dalla Corte d'Assise di Trento. Secondo l'accusa,
Manfrini avrebbe ucciso la moglie dopo averla fatta ubriacare e
aver preteso un rapporto sessuale, rifiutato dalla donna. In
base a quanto emerso dall'autopsia, la donna è stata presa a
morsi, picchiata e infine strangolata.
Marco Manfrini, sporco di sangue e in stato confusionale,
era stato trovato la mattina successiva al delitto dalle forze
dell'ordine. L'uomo ha sempre negato ogni addebito e la difesa,
attraverso le relazioni dei periti di parte, ha sostenuto che
Eleonora Perraro potrebbe essere inciampata su Achille, il
labrador della coppia che era legato ad un albero, per poi
sbattere violentemente la faccia su un albero di ulivo,
procurandosi ferite poi aggravate dal cane, che ne avrebbero
provocato la morte. Accusa e parti civili hanno contestato la
tesi difensiva ed il che pm è arrivato a chiedere la
trasmissione degli atti alla Procura per valutare l'ipotesi di
favoreggiamento personale dei periti. Sono state accolte tutte
le richieste della procura ed è stato stabilito un risarcimento
di oltre 200.000 euro.
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