Un cittadino albanese di 40 anni
residente a Bolzano è stato arrestato nei giorni scorsi dalla
polizia di Bolzano con le gravi accuse di sequestro di persona,
tortura e maltrattamenti in famiglia. Vittima delle violenze
sarebbe stata la sua compagna convivente, che da mesi avrebbe
subito diversi maltrattamenti, scatenati dalla gelosia
dell'uomo.
L'episodio più grave, per il quale è accusato di sequestro di
persona e tortura, risale ad una decina di giorni fa: la donna
sarebbe stata legata ad una sedia e torturata per due ore, con
un coltello puntato più volte al petto. Il coltello non
l'avrebbe ferita ma avrebbe lasciato comunque dei segni sulla
pelle. Lo stesso uomo accompagnò la donna in ospedale ma lei
disse ai medici di essere caduta dalla bici. Scattarono le
indagini e la donna spiegò poi agli inquirenti di essere in
realtà vittima dei maltrattamenti del convivente, che è stato
quindi arrestato. Ieri in tribunale si è svolta l'udienza di
convalida dell'arresto: l'uomo resta in carcere su decisione del
gip. L'uomo si difende sostenendo di non avere mai torturato la
compagna, che a suo dire sarebbe drogata e si inventerebbe
tutto.
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