(di Stefan Wallisch)
Il gup di Bolzano Emilio
Schoensberg ha rinviato a giudizio Benno Neumair, il trentenne
che lo scorso 4 gennaio uccise i suoi genitori, Laura e Peter,
strangolandoli con un cordino e gettando poi i loro cadaveri nel
fiume Adige. Benno Neumair, reo confesso del duplice omicidio, è
accusato di omicidio aggravato plurimo e occultamento di
cadavere. La prima udienza è stata fissata per il 4 marzo.
Il duplice omicidio è avvenuto nella casa di Via Castel
Roncolo, a due passi dal centro storico di Bolzano, e i corpi,
privi di vita, sono stati abbandonati nelle acque dell'Adige.
Per oltre un mese Benno negò ogni responsabilità e si disse
preoccupato per l'inspiegabile, a suo dire, scomparsa dei suoi
genitori. Il giovane fu poi arrestato il 29 gennaio. Dopo il
ritrovamento della salma della madre nel fiume, il 6 febbraio,
crollò e confessò il duplice delitto. Nei giorni successivi a
una prima ammissione, si svolse un secondo interrogatorio,
durante il quale furono approfonditi i fatti e confrontati con i
riscontri obiettivi, che in quei giorni arrivavano dai
sopralluoghi del Ris nell'abitazione della famiglia. La
confessione confermò in sostanza la dinamica dei fatti,
ipotizzata dagli inquirenti: Peter è stato strangolato dal
figlio dopo una breve colluttazione, mentre Laura è stata uccisa
lo stesso giorno, ma in un secondo momento, al suo rientro a
casa, dopo aver fatto visita all'anziana madre, appena dimessa
dall'ospedale. La colluttazione spiega anche le tracce di sangue
di Peter trovate dagli inquirenti sul ponte di Ischia Frizzi, a
sud di Bolzano. Il corpo del padre, Peter, è stato invece
ritrovato nell'Adige solo lo scorso 27 aprile, all'altezza di
Ravina, una frazione a sud di Trento, dopo quasi quattro mesi
dalla scomparsa.
Il giudice ha respinto durante l'udienza preliminare la
richiesta della difesa di rito abbreviato, con il quale Benno
avrebbe evitato il verdetto dei giudici popolari della Corte
d'assise. Il suo legale, l'avv. Flavio Moccia, non è però
rimasto sorpreso della decisione del gup. Durante il processo la
difesa ora punterà sull'imputabilità di Benno. "Secondo noi,
Benno era totalmente incapace di intendere e volere", ha
ribadito Moccia. In base alla perizia psichiatrica, il bolzanino
sarebbe invece stato seminfermo di mente in occasione
dell'omicidio del padre, che sarebbe avvenuto nel corso di un
litigio tra i due, ma non in quello della madre. Quest'ultima
restò vittima di un vero e proprio agguato quando era appena
entrata in casa. Benno Neumair, dal momento del suo arresto, si
trova in carcere a Bolzano.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA