"Aspettavo questa medaglia da otto
anni: a Sochi 2014 arrivai da favorito e poi fui eliminato nei
quarti, anche a PyeongChang 2018 è successo la stessa cosa e
uscii addirittura prima. Adesso sono arrivato un po' meno
favorito, ma sapevo di avere buone chance". Così Omar Visintin,
prima medaglia italiana olimpica nello snowboardcross maschile
col bronzo a Pechino 2022.
"Sono partito nella big final con la consapevolezza che avrei
potuto giocare le mie carte - dice ancora l'azzurro che esamina
la sua gara a mente fredda, poi raggiungere il podio è cosa
diversa. Adesso ci riposiamo qualche ora per goderci il
risultato, da domani ci concentriamo sulla prova a squadre dove
siamo fortissimi e in lizza per un'altra medaglia".
Visintin spiega poi che "non essendo il più forte su una
partenza molto tecnica, dove ogni piccolo errore ti costa tanto
tempo, ho pensato di passarla in sicurezza per prendere i miei
rischi successivamente. Sapevo - aggiunge -di avere la
possibilità di recuperare terreno e posizioni".
E pensare che due mesi fa, dopo la brutta caduta in Coppa del
Mondo del 10 dicembre scorso, la sua presneza a Pechino sembrava
a rischio. "Sì, l'infortunio al gomito di dicembre è stata una
mazzata - ricorda Visintin -, perchè ho pensato di dovere
rinunciare alle Olimpiadi. Invece, la Commissione medica della
Fisi è riuscita a fare un miracolo, e quando mi è stato detto
che sarei partito per la Cina, ho pensato esclusivamente alla
pista. Certamente il braccio non è al massimo, ma tanto mi è
bastato per mettermi al collo il bronzo", conclude l'azzurro.
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