Tra le risorse del Pnrr ci sono anche "600 milioni per giovani ricercatori, con il bando entro giugno per cercare di recuperare cervelli e limitare la loro fuori uscita".
Lo ha detto la ministra all'Università e ricerca, Maria Cristina Messa, intervenendo a Trento all'incontro "Italia Domani-dialoghi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza".
I fondi per le borse di studio saranno però sufficienti solo per
i prossimi due anni quindi - ha aggiunto la ministra - "è chiaro
che occorre investire nelle prossime leggi di bilancio. Credo
che il meccanismo delle borse di studio vada incoraggiato per
vari motivi, primo perché l'accesso non deve dipendere solo dal
merito ma anche dalla posizione economica e secondo perché
puntiamo molto sulla mobilità studentesca. Quindi su questo c'è
l'impegno nel trovare risorse. Non possiamo mettere fondi
strutturali nel Pnrr ma compensiamo con un intervento dello
Stato. Questo vale per tutte le università italiane. Anche sulle
universitarie siamo arriivati a livelli di esenzione abbastanza
importanti", ha aggiunto la ministra.
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