"Il Trento Film Festival ha
contribuito alla crescita della cultura di montagna e
dell'identità alpina di questo territorio, diventandone un
patrimonio collettivo". Così il presidente Mauro Leveghi,
durante la presentazione della settantesima edizione, dal 29
aprile all'8 maggio, dopo l'anteprima a Milano. "Ben prima della
tv, di internet, dei grandi eventi - ha aggiunto Leveghi -il
Film Festival ha portato il mondo a Trento, e Trento nel mondo.
Il Festival non è delocalizzabile: ha bisogno di Trento, così
come Trento ha bisogno del suo Festival, ancora oggi, in tempi
completamente mutati rispetto a settant'anni fa. Il mondo è
sempre più piccolo, è vero, ma ancora più di allora c' è bisogno
di conoscenza, riflessione, profondità di pensiero: per la
settantesima volta, il Festival prova ad assolvere a questo
compito". All'incontro hanno partecipato anche il sindaco di
Trento, Franco Ianeselli, la direttrice del Film Festival, Luana
Bisesti, ed il responsabile del programma cinematografico,
Sergio Fant.
Il Teatro Sociale torna ad essere uno dei centri nevralgici
della 70/a edizione, con l'evento di apertura in anteprima
mondiale del restauro di "Italia K2", con un filmato amatoriale
inedito del ritorno della spedizione italiana a Karachi. Il
Festival torna anche all'Auditorium Santa Chiara, sabato 30
aprile, con Reinhold Messner. Torna in piazza Fiera anche
MontagnaLibri, dove ogni giorno si svolgeranno presentazioni di
libri e incontri con autrici e autori, anche in collaborazione
con il Premio Itas del libro di montagna. Tornano anche gli
"StoryTrekking - Donne di Montagna": quattro
camminate/interviste a donne che racconteranno le loro storie ed
esperienze in montagna. Il programma completo è disponibile sul
sito del Trento Film Festival.
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