"Assistiamo ad una crescita
continua delle minacce nei confronti dei giornalisti, aumentate
nel 2021 del 41% rispetto al 2020 soprattutto sul web. Ci
chiediamo se la Costituzione italiana è stata sospesa in rete,
dove tutto sembra permesso. Rileviamo poi come incida sulla
libertà di stampa il problema irrisolto dell'equo compenso per
il lavoro giornalistico e quello delle querele bavaglio". Così
il presidente della Fnsi, Guseppe Giulietti, durate la
manifestazione organizzata a Trento dal Sindacato dei
giornalisti del Trentino Alto Adige e dal presidio regionale di
Articolo 21, con il patrocinio del Comune di Trento, alla
vigilia della Giornata internazionale sulla libertà di stampa.
Le diverse questioni aperte sul tema della libertà di stampa
in Italia sono state ricordate anche dal presidente dell'Ordine
nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli. "Nonostante le
sentenze della Corte europea - ha specificato - nel nostro Paese
stiamo ancora aspettando che si abolisca il carcere per
giornalisti, che si ponga un argine alle querele bavaglio e si
garantisca la tutela delle fonti".
Il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha rilevato come sia
"interesse di tutti difendere la corretta informazione", mentre
la presidente dell'Ordine dei giornalisti del trentino Alto
Adige, Elisabeth Meir, ha sollevato del problema del precariato
e della mancanza di una giusta retribuzione per i
professionisti.
Durante l'incontro, a cui erano presenti anche i segretari
generali di Cgil e Cisl del Trentino e una delegazione di
Amnesty International, sono state consegnate delle targhe di
ringraziamento alla famiglia di Antonio Megalizzi e
all'Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa. Sono inoltre stati
ricordati i tanti giornalisti uccisi negli ultimi mesi nelle
zone di guerra.
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