La Corte d'assise d'appello di
Trento ha confermato la condanna a 20 anni di reclusione per
omicidio volontario e violenza sessuale a Suleiman Adams, il
ghanese di 33 anni che il 29 dicembre del 2020 ha ucciso a
Frassilongo, in Trentino, la pastora etiope di 42 anni Agitu
Ideo Gudeta, simbolo dell'integrazione a livello locale. I
giudici non hanno riconosciuto all'uomo, reo confesso, né le
attenuanti generiche, né la derubricazione del reato di violenza
sessuale a favore di quello di vilipendio di cadavere, come
richiesto dall'avvocato della difesa, Nicola Zilio.
Lo scorso 14 febbraio, Adams è stato giudicato colpevole con
rito abbreviato per i reati di omicidio volontario e violenza
sessuale dal giudice Enrico Borrelli, con una pena di 15 anni e
otto mesi di reclusione per omicidio volontario e di quattro
anni e quattro mesi per violenza sessuale. Il pubblico ministero
aveva chiesto la pena complessiva di 19 anni e quattro mesi,
mentre in appello la Procura generale ha chiesto la conferma
della condanna stabilita in primo grado.
Soddisfazione è stata espressa dall'avvocato Andrea De
Bertolini, che rappresenta i fratelli di Agitu, mentre Zilio,
all'uscita dall'aula, ha dichiarato che attenderà il deposito
delle motivazioni della sentenza per valutare un eventuale
ricorso in Cassazione.
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