La Provincia di Trento acquisisce
Castel Valer e al tempo stesso colloca sul mercato quattro
immobili che non rientrano nei propri piani di utilizzo. Giunge
così a compimento - si apprende - la trattativa avviata
dall'amministrazione con gli eredi del conte Ulrico Spaur,
finalizzata a valorizzare il maniero storico in valle di Non,
rendendolo parte integrante del sistema culturale trentino.
Il contratto di permuta prevede l'acquisizione del castello
valutato 15,6 milioni di euro in cambio della cessione del 50%
del valore in immobili e del conguaglio del 50% restante in
denaro. Il punto di equilibrio, con un risparmio per la
Provincia di 568.000 euro, è stato raggiunto dalle strutture
provinciali, su mandato della Giunta. Tutte opere cedute
rientrano nell'elenco dei beni che l'amministrazione intende
dismettere e che rappresentano un costo in termini di
manutenzione e gestione.
"Si tratta di un'operazione che riteniamo estremamente
vantaggiosa perché centra due obiettivi: da un lato arricchire
il patrimonio dei castelli di cui la Provincia è proprietaria,
dall'altra la cessione di strutture che oggettivamente sono un
impegno per i conti pubblici", commenta il presidente Maurizio
Fugatti.
Gli immobili oggetto di cessione sono l'ex casello idraulico
di San Michele (del valore di 458.000 euro), edificio ex Enpas
di via Petrarca a Trento (1,949 milioni), l'ex casa di cura
"Villa Rosa" di Vigalzano (4,6 milioni), l'ex scuola
professionale del Tonale, nel Comune di Vermiglio (510.000
euro). È stato stralciato dall'accordo l'ex albergo Panorama a
Sardagna (valutato 2,568 milioni). Il rogito verrà fatto entro
due mesi.
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