Continua la campagna di
monitoraggio ambientale in vista della realizzazione della
circonvallazione ferroviaria di Trento. Il Piano di monitoraggio
ambientale (Pma) predisposto dalle società del Polo
infrastrutture del Gruppo Ferrovie dello Stato (Fs), Rete
ferroviaria italiana (Rfi) e Italferr - si apprende - prevede
analisi e indagini specifiche per comprendere l'impatto della
realizzazione dell'opera, allo scopo di attuare, in caso di
necessità, tempestivi interventi correttivi.
Il piano, a cui ha contribuito anche l'Agenzia provinciale
per la protezione dell'ambiente (Appa), definisce le componenti
ambientali da monitorare, il numero e le frequenze delle
misurazioni da eseguire e le metodologie da applicare.
L'estensione del Pma è articolata in tre fasi (ante operam,
corso d'opera e post operam), con l'obiettivo di monitorare
l'intero ciclo di realizzazione della circonvallazione, dalla
costruzione alla fase di esercizio. Per la fase ante operam,
proseguono le attività di monitoraggio delle sorgenti avviate a
novembre 2021, con misure di portata e rilevamento dei parametri
idrochimici delle acque, in accordo con il Servizio geologico
della Provincia di Trento.
In seguito ai sopralluoghi propedeutici allo sviluppo delle
campagne di rilievi dei target ambientali individuati nel Pma, è
in corso l'iter burocratico per avviare, tra fine dicembre 2022
e inizio gennaio 2023, la prima campagna di monitoraggio ante
operam relativamente alle acque sotterranee e superficiali. A
gennaio 2023 inizieranno le attività di rilievo e misura ante
operam relative alle componenti atmosfera, rumore, vibrazioni e
campi elettromagnetici.
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