"Vogliamo ringraziare chi ha
sottoscritto il 'crowdfunding', con il quale sono stati raccolti
106.753,89 euro". Così il notaio Paolo Piccoli, garante della
raccolta fondi dedicata ad Agitu Ideo Gudeta, pastora etiope di
42 anni, simbolo dell'integrazione in Trentino, di cui domani
ricorrono due anni dall'uccisione. Piccoli fa parte del comitato
di gestione dei fondi assieme a Elisabetta Nardelli, amica di
Agitu, e a Mussie Zerai Yosief.
Le somme finora impiegate sono pari a 19.646,56 euro.
"Rivolgiamo un appello ai sottoscrittori perché ci diano delle
idee alla casella e-mail dedicata (comitato.agitu@gmail.com),
per capire come usare al meglio il resto dei fondi", ha concluso
Piccoli.
"L'immobile della vecchia scuola di Frassilongo, dove Agitu
aveva ricavato il suo caseificio, è un tema scottante: sarebbe
il bene di maggiore valore. Ho cercato disponibilità in valle
per trasformarlo in un unico immobile o in una serie di
appartamenti, ma non ci sono state manifestazioni d'interesse.
Qualsiasi idea è ben accetta", ha detto l'avvocato Annarosa
Molinari, nominata dal Tribunale di Trento curatrice
dell'eredità giacente di Agitu.
"Ora il gregge di Agitu è stato ricompattato presso un
imprenditore della valle dei Laghi. È un allevatore che segue
un'etica professionale uguale a quella di Agitu", ha spiegato
Molinari.
"Ho fatto tutti i tentativi possibili per valorizzare il
marchio di Agitu in loco, in Trentino. Una manifestazione
d'interesse era venuta da un imprenditore della valle di Fassa,
ma è caduta anche per incompatibilità con le regole Cee. Ora
però dovrò guardare fuori dai confini, perché non ci sono state
altre manifestazioni di interesse", ha concluso l'avvocato.
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