Iniziano i lavori di restauro delle
mura duecentesche di piazza Fiera, consegnati venerdì alla ditta
Effeffe Restauri di Borgo Chiese. L'intervento durerà due anni,
da febbraio 2023 a febbraio 2025: si incomincia con il lato
delle mura rivolto verso la piazza, per proseguire, nel 2024,
con la parte di via Dietro le mura. Per permettere
l'allestimento del cantiere con il montaggio dei ponteggi e
garantire la sicurezza dei passanti - precisa il Comune di
Trento in una nota - ci saranno alcune modifiche alla viabilità.
A partire da lunedì 6 febbraio e fino a venerdì 24 febbraio,
sarà sospesa la fermata del trasporto pubblico di piazza Fiera:
l'autobus seguirà il percorso alternativo che va da via dei
Ventuno a piazza Venezia, come avvenuto in occasione dei
mercatini di Natale.
Il restauro, finanziato per l'80 per cento della spesa totale
- un milione di euro - dal fondo del Ministero della Cultura per
la valorizzazione del patrimonio culturale, mira alla
salvaguardia della cinta muraria esposta alle intemperie,
principale causa del degrado superficiale. Nel dettaglio, i
lavori hanno l'obiettivo di allontanare l'acqua meteorica dalla
sommità, intervenendo su quello che era l'antico camminamento, e
quindi di pulire e proteggere i paramenti lapidei da patine
biologiche e "croste nere" e infine di consolidare le malte
antiche recuperabili.
La cortina muraria sulla piazza è la parte di maggiore
estensione che si è conservata della cinta medioevale della
città: si sviluppa per 114 metri di lunghezza, ha una larghezza
di 2,40 metri e si innalza sul lato sud per un'altezza che varia
da 11,7 a 12,9 metri, con il piano stradale che sale da ovest
verso est. Il camminamento di ronda ha una larghezza media di
180 centimetri. La cinta è coronata da 33 merli, a coda di
rondine, con uno spessore medio di 60-75 centimetri.
Gli storici datano la costruzione nel periodo immediatamente
successivo al vescovado Vanga, dunque intorno al 1230. Nella
fase propedeutica al progetto di restauro sono stati analizzati
e studiati i cantieri costruttivi delle mura, attraverso la
lettura stratigrafica delle superfici, per comprendere la storia
materiale della loro costruzione.
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