La Procura regionale della Corte
dei conti di Trento ha costituito un Nucleo interforze (Nip) per
indagare su ipotesi di disfunzione nella gestione dei fondi del
Piano nazionale di ripresa e resilienza. Allo stato, il Nip
costituisce un unicum nel panorama nazionale e rientra nel
progetto di sistema integrato anticorruzione ideato dal
procuratore regionale, che coinvolge tutte le forze di polizia,
le amministrazioni e, ovviamente, beneficia della proficua
interazione con la Procura ordinaria. La sua costituzione fa
seguito allo stanziamento per il Trentino di un plafond che
un'articolata informativa redatta dal Nucleo di polizia
economico finanziaria della Guardia di finanza di Trento ha
quantificato in 1,5 miliardi di euro.
Avendo apprezzato l'interesse manifestato dal questore, dai
comandanti provinciali di Carabinieri e Finanza di Trento, Il
Nip è già stato delegato dal procuratore regionale e affidato al
coordinamento operativo del comandante del Nucleo Pef della
Finanza, del comandante del Reparto operativo dei Carabinieri e
del capo della Squadra Mobile della Polizia.
"Da uno stanziamento così ingente di fondi, nasce l'esigenza
di ottimizzare tutte le risorse in campo per assicurare
un'efficace tutela finanziaria, anche preventiva, nonché
garantire il buon esito della destinazione funzionale della
straordinaria provvista finanziaria.
Infatti, proprio per la finalità di volano dell'economia delle
risorse del Pnrr con il Nip ci si propone di tutelare non solo
l'erario-patrimonio ma anche l'erario-funzione in tutte le sue
componenti", si legge in una nota della segreteria del
procuratore regionale.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA