Nei giorni scorsi è stato raccolto
in valle dei Laghi, in Trentino, un gabbiano risultato positivo
al virus dell'influenza aviaria. Il virus ha colpito alcune
comunità di gabbiani che vivono sulle rive del lago di Garda, in
particolare sul lato bresciano. Lo rende noto l'Azienda
sanitaria di Trento (Apss).
"Stiamo monitorando la situazione tramite l'Apss e l'Istituto
zooprofilattico sperimentale delle Venezie, il centro di
competenza territoriale individuato a livello nazionale, e siamo
in contatto con i colleghi della Regione Lombardia e della
Regione del Veneto. Al momento la situazione è sotto controllo
ma raccomando prudenza per l'elevato numero di ritrovamenti nei
territori confinanti", afferma l'assessore all'agricoltura,
foreste, caccia e pesca Giulia Zanotelli.
Il virus - informa l'azienda sanitaria - di solito non
infetta l'uomo, ma sono possibili sporadici casi di infezione
umana in seguito di contatti diretti con animali infetti o le
loro escrezioni. Si invita la popolazione a segnalare alle unità
operative di igiene e sanità pubblica dell'Apss qualsiasi moria
anomala del pollame allevato e si raccomanda, soprattutto nella
zona interessata dal rinvenimento del gabbiano infetto, di
mantenere il più possibile al chiuso il pollame allevato per
evitare contatti con altri volatili selvatici. Inoltre si invita
di segnalare al Corpo forestale il rinvenimento di carcasse di
volatili, soprattutto se si tratta di un fenomeno che riguarda
un certo numero di uccelli, evitando il contatto diretto.
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