Un corteo ha attraversato le vie di
Trento chiedendo libertà per l'orsa Gaia-Jj4 e l'orso M49 e
"l'attuazione di misure volte a una convivenza pacifica".
La manifestazione, organizzata dagli attivisti della campagna
StopCasteller, secondo gli organizzatori ha visto 500
partecipanti. Il corteo è partito da piazza Dante e si è
concluso al Parco delle Albere. "Contro gli slogan di morte e
per ristabilire un minimo di verità su quello che sta accadendo
in Trentino siamo oggi in piazza e lo saremo anche il prossimo
25 maggio, giorno della sentenza del TAR sugli orsi rinchiusi al
Casteller", si legge in una nota.
"La piazza di ieri, dove sono intervenuti molti politici
locali - hanno detto gli attivisti riferendosi alla
manifestazione contro gli orsi - ha mostrato in maniera
inequivocabile la violenza e l'ipocrisia dei cacciatori e degli
allevatori, che mentre chiedono 'Basta sangue e basta morte'
stanno in realtà invocando la morte di orsi e lupi e auspicando,
di fatto, una nuova estinzione di specie protette. Assuefatti
dalla morte seriale e programmata a cui condannano gli animali
che allevano, vorrebbero aggiungere quella dei pochi selvatici
che ancora popolano i nostri boschi e che già faticano a
sopravvivere a causa della grave privazione di spazi ed
habitat". "Ma ancora più grave - ha sottolineato StopCasteller -
è che queste richieste di morte siano raccolte dalla politica
che, per accontentare l'elettorato, invece di difendere la fauna
selvatica istituzionalizza questa violenza e la traveste da
crociata per la pubblica sicurezza. Ai sindaci presenti in
piazza, elogiati per il loro lavoro 'sottotraccia', chiediamo
quali siano le misure adottate dai loro comuni per tutelarla
questa sicurezza. Perché sono ancora sprovvisti di cassonetti
anti-orso? Quanti incontri con i cittadini e attività
scolastiche hanno fatto per aumentare la conoscenza e ridurre
gli incidenti? Possiamo rispondere noi: nulla".
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