Gli stranieri in carcere sono 17.723,
il 31,3% dei detenuti presenti e la loro presenza ha subito un
ponderoso calo di circa il 5% dal 2011 a oggi. Lo rivela il
rapporto di Antigone che segnala però come siano forti le
differenze tra regioni.
L'unico istituto della Valle d'Aosta presenta una percentuale
di popolazione detenuta straniera pari al 61,4% e il Trentino
Alto Adige una percentuale pari al 61%. Altre regioni con
presenze notevolmente elevate sono la Liguria (54%), il Veneto
(50,1%), l'Emilia Romagna (48,1%), la Lombardia (46,2%) e il
Friuli Venezia Giulia (41,9%). Mentre sotto la media si
collocano la Calabria (21,2%), l'Abruzzo (17,6%), la Basilicata
(15,4%), la Sicilia (14,4%) e la Campania (12,4%).
In Sardegna i due istituti con più stranieri, segno di una
politica di allontanamento dal continente e dai loro legami: la
Casa di reclusione di Arbus "Is Arenas" (68,8%) e quella di
Onani "Mamone" (71,1%). Seguono Cremona (68,03%), Piacenza "San
Lazzaro" (64,71%), Alessandria "Cantiello e Gaeta" (64,5%), di
Bolzano (64,2%), di Firenze "Sollicciano" (63,3%).
Molti degli stranieri detenuti sono in attesa di giudizio:
rappresentano il 33,7% delle persone in custodia cautelare e il
35% delle persone in attesa di processo.
E di solito devono scontare pene brevi. Bassissimo il numero
degli ergastolani stranieri (123 su 1.856, il 6,6%). Segno di
una criminalità meno organizzata e autrice di delitti meno
gravi. Marocco, Romania, Albania, Tunisia e Nigeria le
nazionalità più rappresentate. In calo però rumeni ed albanesi.
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