In Alto Adige, stamani, per poco meno di 100mila studenti e studentesse è suonata la prima campanella del nuovo anno scolastico. che comincia con una importante novità: una legge provinciale abolisce di fatto i voti sotto il 4, seguendo l'esempio di Austria e Germania, dove addirittura esiste solo un voto negativo. Per casi particolari, esiste comunque un margine di discrezionalità per i dirigenti scolastici. In Provincia di Bolzano, da tempo, il 2 e 3 erano già assai rari, perché una raccomandazione invitava i prof ad evitare queste valutazioni 'condanna', difficilmente recuperabili. Nei mesi scorsi è stata discussa ampiamente la legge locale, promossa dall'assessore Philipp Achammer, che abolisce i voti sotto il 4, che ora è entrata definitivamente in vigore. Per i sostenitori, ovvero la stragrande maggioranza, un 2 e un 3 sono un pesante macigno, senza alcun effetto pedagogico. Il fronte del no, che nel dibattito rappresenta una piccola minoranza, evidenzia invece che in questo modo vengono premiati i fannulloni.
"Siamo i primi in Italia a non scendere sotto il 4 e come papà sono favorevole. In questo modo diamo una mano agli studenti a non essere troppo demoralizzati", commenta il consigliere comunale Roberto Selle, conversando con i giornalisti, mentre nel cortile della scuola i bambini, per il momento almeno, non pensano alle pagelle, ma scherzano, ridono, salutano e abbracciano i compagni che non vedevano da molte settimane.
"Il nostro leitmotiv è 'nessuno rimane indietro', perché la scuola pone le basi della nostra società e per questo deve essere inclusiva", sottolinea l'assessore alla scuola di lingua italiana Giuliano Vettorato. Per questo motivo sono stati avviati vari progetti. In Alto Adige è attivo uno sportello psicologico e ci sono una serie di iniziative per i ragazzi con lo spettro autistico, altri per bisogni educativi speciali oppure disturbi comportamentali. Per quanto invece riguarda il blocco ai voti sotto il 4 l'esponente della Lega esprime "massima fiducia nella professionalità dei dirigenti e dei docenti. I consigli di istituto potranno tranquillamente valutare la scala di voti da dare". Per il suo omologo ladino, Daniel Alfreider, "un voto troppo basso ha effetti negativi anche sulle altre materie, perché tutta l'energia viene solo più spesa per recuperare".
Come evidenzia Vincenzo Gullotta, sovrintendente della scuola di lingua italiana, "siamo i primi a iniziare l'anno scolastico e siamo i primi a sperimentare la figura del tutor ed orientatore". Con fondi Pnrr sono stati avviati anche progetti per la digitalizzazione e l'innovazione didattica nelle classi.
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