"Una parte della Dolomite
conference sarà dedicata alle Dolomiti come caso di bellezza, ma
anche di vulnerabilità e di resilienza. Cercheremo quindi di
capire cosa fanno le Dolomiti in quel territorio per adattarsi a
un cambiamento climatico che è già sulle nostre teste. Ci
saranno una sessione sul turismo, una sull'agricoltura e
un'altra sull'acqua, le tre grandi declinazioni del cambiamento
climatico". Lo ha detto all'ANSA Francesco Grillo, direttore del
think-tank "Vision" e promotore della seconda "Dolomite
conference sulla governance globale del cambiamento climatico",
che si terrà tra Trento e Bolzano dal 5 al 7 ottobre.
Secondo Grillo, a distinguere il progetto "è il format, che è
pensato per creare una piattaforma di problem solving dalla
quale emergano delle idee sui grandi nodi del cambiamento
climatico". "Idee - aggiunge - che possano influenzare l'agenda
delle grandi organizzazioni internazionali, a partire dalla Cop
di Dubai, alla quale parteciperemo".
Rispetto alla prima Dolomite conference, spiega Grillo,
"siamo più focalizzati su alcune domande rispetto alle quali,
con l'aiuto degli studenti della Bocconi e dell'Università di
Milano, speriamo di trovare delle ipotesi e delle possibili
risposte che poi compariranno nel manifesto finale".
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