Piazza Pasi, a Trento, si è
riempita di centinaia di persone che hanno partecipato
all'incontro dedicato all'appello "Uomini contro la violenza di
genere", promosso da 60 uomini della società civile, della
politica e del mondo economico trentino che hanno deciso di dire
"no" pubblicamente alla violenza sulle donne. L'appello,
lanciato pochi giorni prima dell'ultimo femminicidio che ha
colpito la comunità trentina, quello di Ester Palmieri, 37 anni,
di Valfloriana, è stato firmato poi da circa 500 di altri
uomini. Tra i primi firmatari, il sindaco di Trento Franco
Ianeselli.
"Per tutti noi - ha detto in Piazza Pasi - è difficile
pensare a quali possono essere le parole giuste da utilizzare
dopo questa tragedia. Però il senso dell'appello è provare a
trovare delle parole che aiutino a cambiare questa situazione",
ha detto Ianeselli, specificando che questo tema deve essere
trasversale alle parti politiche: "Questa battaglia dobbiamo
farla superando gli steccati. Io sono qui per dire che il Comune
di Trento è pronto a fare la propria parte", ha aggiunto il
sindaco di Trento.
All'incontro erano presenti anche Carlo Micheluzzi, fratello
di Viviana Micheluzzi, vittima di femminicidio nel 2022 in Val
di Fiemme, in Trentino, e Massimo Baroni, papà di Alba Chiara
Baroni, che nel 2017 a Tenno, sempre in Trentino, è stata uccisa
dal fidanzato.
In Piazza Pasi sono intervenute anche la protettrice alle
politiche di equità e diversità dell'Università di Trento
Barbara Poggio e la deputata del Partito democratico Sara
Ferrari. "Se fino a qualche anno fa la violenza era agita perché
le donne erano considerate proprietà degli uomini, oggi forse è
più spesso legata all'incapacità di accettare il cambiamento e
la libertà di autodeterminarsi delle donne", ha detto Poggio,
che ha aggiunto: "La prevenzione è ancora più importante
dell'azione per colpire" dopo i casi di femminicidio. Nella
prevenzione, secondo Poggio, la scuola ha il ruolo di
decostruire gli stereotipi: "Le famiglie - ha detto - non sempre
hanno gli strumenti per lavorare sulla violenza e sui modelli di
violenza che stanno emergenza".
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