Durante le scorse ore, a causa
delle forti precipitazioni che si sono abbattute sull'Alto
Adige, si sono verificati 150 interventi per i vigili del fuoco
volontari per frane, smottamenti, alberi caduti sulle strade,
problemi di inondazioni di piani interrati, strade e
sottopassaggi allagati. Ad Ora una scarica di sassi è finita in
una falegnameria della zona artigianale del paese.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, per motivi di sicurezza
alcune case e ditte della zona sono state comunque evacuate.
In Trentino, invece, l'ondata di maltempo preannunciata
sabato scorso con l'emanazione di un avviso di allerta ordinaria
("gialla") da parte della Protezione civile trentina ha prodotto
nella mattinata di pasquetta i suoi principali effetti. A
Verdesina, frazione del Comune di Porte di Rendena, uno
smottamento di fango e detriti proveniente dal versante che
sovrasta l'abitato ha coinvolto due case, che sono state
evacuate. Il fenomeno più rilevante in termini di volume -
svariate migliaia di metri cubi di detriti - ha colpito la
località Cà Rossa, in Comune di Storo, dove le abbondanti piogge
hanno causato la piena del rio Bianco e innescato una colata di
detriti che ha inciso l'alveo del torrente poco a valle della
località Faserno, a circa 1.400 metri di quota, trascinando con
sé detriti di varie dimensioni, dalle argille ai massi di
dimensione superiore al metro cubo. La lava torrentizia si è
infranta contro la "briglia filtrante" realizzata nel 2017 dal
Servizio Bacini Montani all'apice del cono di deiezione (quota
500 circa). La "piazza di deposito" situata a tergo della
briglia ha trattenuto circa quattromila metri cubi di materiale
(il corrispettivo del materiale che può essere trasportato da
400 camion) ed ha evitato che i detriti si riversassero
interamente sul conoide.
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