Laives è un Comune di appena
18.000 abitanti alle porte di Bolzano, ma nella politica
altoatesina ricopre un ruolo particolare. Nel 2015 l'elezione
del sindaco Christian Bianchi suscitò l'interesse della stampa
nazionale con il cosiddetto 'modello Laives', la prima giunta
della Svp con il centrodestra. Il modello nel frattempo è stato
replicato a livello provinciale con Bianchi assessore alle opere
pubbliche. Ora, Laives si appresta a diventare nuovamente
laboratorio, questa volta per l'inatteso ballottaggio
italo-tedesco per la successione proprio di Bianchi. Il duello
sarà inoltre all'interno della maggioranza che ha governato in
questi anni.
A sorpresa, infatti, la candidata del centrodestra Claudia
Furlani si è fermata al 31,8%, mentre il sindaco reggente
Giovanni Seppi della Svp ha sfiorato il 30% (29,9). Bianchi,
interpellato dall'ANSA, si dice "in primis molto preoccupato per
il forte assenteismo, che caratterizza sempre più spesso
l'elettorato italiano". "Gli italiani anche a Laives votano poco
e questo ha di conseguenza indirettamente premiato la Svp", che
ha un elettorato più fedele agli appuntamenti elettorali.
In caso di vittoria di Seppi al ballottaggio tra due
settimane, il numero di sindaci 'italiani' scenderebbe da
quattro a tre (su 116 Comuni in Alto Adige). "E' chiaro -
aggiunge Bianchi - che come rappresentante politico italiano
auspico che i cittadini vadano a votare rinnovando la fiducia al
centrodestra. Sarebbe infatti "estremamente negativo" se Laives
con il "72% di popolazione di lingua italiana" non votasse il
primo cittadino del gruppo linguistico più rappresentato.
Inoltre, Seppi è riuscito a sfruttare l'effetto sindaco,
avendo amministrato il Comune negli ultimi sei mesi, dopo
l'elezione di Bianchi in Giunta provinciale. "A Laives abbiamo
lavorato benissimo nove anni e Seppi è riuscito a far passare il
concetto che i successi siano merito suo e degli ultimi sei
mesi", aggiunge Bianchi.
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