L'Ufficio di presidenza del
Consiglio provinciale di Bolzano si è occupato del superamento
del limite di spesa per la campagna elettorale 2018 contestato
al presidente della Provincia, Arno Kompatscher. Nel gennaio
2024, riferisce una nota, la Guardia di finanza di Bolzano aveva
comunicato, in seguito ad accertamenti effettuati, che le spese
elettorali dichiarate e non dichiarate del candidato avevano
superato di 102.890 euro l'importo massimo di 30.000 euro Iva
esclusa, previsto dalla legge provinciale. Secondo la norma
elettorale, in questo caso è prevista una sanzione
amministrativa pari al doppio dell'importo per il quale è stato
superato il limite di spesa.
Sia la comunicazione della Guardia di finanza che le
controdeduzioni del presidente della Provincia erano state
trasmesse all'organismo di valutazione, cui compete la verifica
della correttezza dei rendiconti relativi alle spese elettorali
presentati. Nella presa di posizione in merito, inviata al
presidente del consiglio provinciale a inizio maggio,
l'organismo, prosegue la nota, "ha evidenziato la necessità di
verificare innanzitutto l'eventuale avvenuta prescrizione: una
valutazione in merito da parte dell'Ufficio Affari legislativi e
legali del Consiglio provinciale ha fatto emergere che il
termine di prescrizione di 5 anni sarebbe scaduto a gennaio
2024".
Sulla base di queste considerazioni, l'Ufficio di presidenza
ha deliberato (4 sì, 1 astensione) di "prendere atto
dell'avvenuta prescrizione". L'Ufficio di presidenza consiglia
ora, tuttavia, una precisazione della legge provinciale 14/2017
in merito al calcolo delle spese di gruppi di candidati, poiché,
come ha osservato l'Organismo di valutazione, "secondo la legge
provinciale, le spese che sono sostenute dal partito/lista e che
riguardano più candidati non sono attribuibili ad alcun singolo
candidato". "Questa regola - si legge nel parere dell'Organismo
- è molto generica e non dà alcuna indicazione su quali criteri
debbano essere soddisfatti dal punto di vista propagandistico
per poter parlare di 'coinvolgimento' di più candidati".
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