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Frenata delle importazioni in Trentino, export in flessione

Frenata delle importazioni in Trentino, export in flessione

Rilevata una maggiore contrazione: -7,9%

TRENTO, 11 giugno 2024, 14:43

Redazione ANSA

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Con il valore di 1,35 miliardi di euro, nel primo trimestre del 2024 le vendite trentine all'estero hanno registrato una contrazione (-3,1%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con una performance in linea con quelle del Nord Est (-2,4%) e dell'Italia nel suo complesso (-2,8%), ma decisamente inferiore rispetto al dato del vicino Alto Adige (+9,6%). Lo dicono i i dati Istat elaborati dall'Ufficio studi e ricerche della camera di commercio di Trento.
    Le esportazioni sono costituite principalmente da prodotti del manifatturo (più del 94%). La quota maggiore è da attribuire ai "macchinari ed apparecchi" (20,6%), seguono i "prodotti alimentari e bevande" (16,9%), i "mezzi di trasporto" (13,5%), i "prodotti in legno, carta e stampa" (9,9%) e le "sostanze e i prodotti chimici" (7,6%). Complessivamente, questi cinque settori rappresentano oltre il 68% delle esportazioni provinciali.
    Tra le categorie merceologiche, nel primo trimestre le vendite all'estero di "prodotti in legno, carta e stampa" hanno evidenziato un aumento superiore ai 16 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023; performance negative per "prodotti in metallo" (-17,2 milioni) e "mezzi di trasporto" (-16 milioni).
    Sul fronte delle importazioni è stata invece rilevata una maggiore contrazione: -7,9% su un valore complessivo di merci importate pari a 920 milioni di euro. Le principali quote di merci importate riguardano principalmente i "mezzi di trasporto", con il 21,7%, seguiti da "legno, prodotti in legno, carta e stampa" (12,9%) e "prodotti alimentari, bevande e tabacco" (10,7%). L'Unione europea ha assorbito il 60% delle esportazioni e dalla medesima zona è derivato il 78,5% delle importazioni. Al primo posto per valore di export la Germania, che raggiunge i 223 milioni di euro, il 16,5% delle vendite sui mercati internazionali. A grande distanza gli Usa con circa 159 milioni di euro (11,8% delle esportazioni complessive), la Francia con 140 milioni di euro (10,4%) e il Regno Unito con 107 milioni di euro (8%). In un trimestre in cui il valore dell'import mostra una sensibile battuta d'arresto, emerge, in controtendenza il significativo aumento (+18%) delle importazioni dalla Francia.
   

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