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Viola il divieto di avvicinamento alla madre, arrestata

Viola il divieto di avvicinamento alla madre, arrestata

Intervento del personale della Questura ieri in via Resia

BOLZANO, 15 luglio 2024, 11:04

Redazione ANSA

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Personale della Questura ha arrestato una bolzanina di 55 anni che aveva violato il divieto di avvicinamento alla madre. Ieri, agenti della squadra "Volanti", dopo una chiamata al 112, sono intervenuti in via Resia perché la donna, nonostante fosse destinataria della misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento, si trovava nel condominio, nel quale vive la madre.
    Dopo aver fermato la donna i poliziotti hanno raccolto le dichiarazioni della vittima, la quale raccontava come la figlia, poco prima, si fosse presentata al portone esterno dello stabile, suonando con insistenza al suo citofono; non avendo ottenuto alcuna risposta, la figlia trovava comunque il modo di entrare e di posizionarsi davanti alla porta di casa, bussando insistentemente e provocando nella madre un grave stato di ansia e di paura, tanto da spingerla a chiamare la polizia e da rimanere in contatto telefonico con i poliziotti della Centrale operativa della Questura sino al sopraggiungere dei loro colleghi, in modo tale da avere conforto, sostegno e rassicurazione. E' così scattato l'arresto per flagranza di reato.
    "I maltrattamenti in famiglia, oltre a rappresentare una forma di reato particolarmente odiosa in quanto commessa a danno di vittime spesso non in grado di potersi difendere, rappresenta un grave problema culturale - ha evidenziato il Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori -. La Polizia di Stato rappresenta uno snodo fondamentale di una rete composta da Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato, ed è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell'indicare percorsi di presa di coscienza e di consapevolezza del disvalore di quanto commesso, nonché con l'obiettivo di aiutare le donne a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite".
   

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