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Delitto San Candido: Rivola, 'scenari potevano essere diversi'

Delitto San Candido: Rivola, 'scenari potevano essere diversi'

BOLZANO, 19 agosto 2024, 12:06

Redazione ANSA

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"In un primo momento siamo intervenuti per una fuga di gas", così il comandante provinciale dei carabinieri di Bolzano, colonello Raffaele Rivola nella ricostruzione del doppio omicidio di San Candido. "Erano già intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari. Subito dopo ci sono state altre chiamate relative a colpi di arma da fuoco. Dopo essere riusciti ad entrare nell'edificio è stato trovato un cadavere sulle scale, ma è iniziata una serie di colpi di arma da fuoco, il che ha portato i carabinieri a dover tornare sui propri passi per assumere posizioni di sicurezza. A quel punto è stata fatta una rapida analisi della situazione e abbiamo richiesto l'intervento speciale dei Gis che è stato approvato in tempi record dal Comando generale. La nostra attività informativa sul soggetto ci ha permesso di capire che aveva diverse armi in suo possesso e una notevole quantità di munizioni. C'era un'unica via d'accesso presidiata con un tiratore in posizione di vantaggio. C'era anche il rischio che potessero venire presi degli ostaggi, perché nell'edificio si trovavano altre persone e l'assoluta impossibilità di qualsiasi tentativo di mediazione", ha aggiunto Rivola nel corso della conferenza stampa in Procura.
    "Grazie all'intervento del sindaco, della protezione civile, dei vigili del fuoco volontari e della croce bianca si sono adottate una serie di misure, dall'avvisare le persone a non uscire di casa, alla chiusura della statale e del traffico ferroviario, anche e soprattutto perché erano interessate dal settore di tiro del tiratore. Dalle ore 2.20 di notte in poi lo scenario era di calma assoluta, tant'è che quando sono intervenuti i Gis è stato necessario fare una ricognizione con una particolare strumentazione tecnica per capire cosa era successo nell'appartamento. Gli scenari potevano essere diversi, dalla possibilità del suicidio del tiratore, alla presa di ostaggi già avvenuta o al suo appostamento in attesa di reagire ed è questo lo scenario che si è verificato. L'intervento si è condotto in situazione di altissimo rischio, perché l'uomo ha fatto fin da subito fuoco nei confronti degli uomini del Gis, che hanno usato anche artifizi stordenti. Nonostante questo l'uomo ha continuato a sparare finché ha raggiunto l'ultimo angolo dell'appartamento, dove ha deciso di togliersi la vita.
    Da parte dei Gis non c'è stata alcuna esplosione di colpi di arma da fuoco", ha concluso il comandante.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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