Idv, Iveco Defence Vehicles, sarà
fornitore di Leonardo nella produzione di veicoli cingolati da
combattimento per l'Esercito italiano. Avrà una quota di lavoro
"compresa tra il 12 e il 15 percento delle attività totali della
joint venture" tra Leonardo e la tedesca Rheinmetall che -
concretizzata a metà ottobre dopo il memorandum di intesa
siglato lo scorso luglio - ha come obiettivo immediato le
megacommesse da 23 miliardi in 10 anni dell'Esercito per
rinnovare la vecchia flotta degli 'Ariete' e dei 'Dardo' con 280
carri armati pesanti e più di mille cingolati leggeri. E che
guarda all'export, al mercato da 50 miliardi in 10 anni dei
carri armati e veicoli da combattimento, scommettendo sul futuro
programma per il carro armato pesante europeo di prossima
generazione. Per il coinvolgimento di Idv "tutte le strade
sono aperte", aveva indicato solo pochi giorni fa l'a.d. di
Leonardo, Roberto Cingolani, accennando allo spazio per una
fornitura e senza escludere che in futuro, di intesa con il
partner tedesco, si possa anche valutare una acquisizione:
l'ipotesi era circolata nei mesi scorsi ma tempi e condizioni
per una operazione di M&A non sembrano ancora maturi: "Al
momento non ne vediamo la necessità", ha indicato Cingolani,
giovedì scorso, rispondendo ad una domanda degli analisti
finanziari durante la presentazione dei risultati di Leonardo
nei primi nove mesi dell'anno. A stretto giro, Idv "ha firmato
un accordo preliminare con Leonardo per la fornitura di
componenti funzionali per futuri contratti nell'ambito della
joint venture tra Leonardo e Rheinmetall". La società di Bolzano
del gruppo Iveco lo ha annunciato sottolineando che "la
collaborazione farà leva sull'esperienza dell'azienda, che
spazia dai sistemi avanzati di propulsione e trasmissione per
veicoli militari a tecnologie di protezione altamente
specializzate", e che "questo garantirà anche che una parte
significativa delle forniture principali per la joint venture".
Che prevede una ripartizione del lavoro al 50% tra Leonardo e
Rheinmetall con il 60% svolto in Italia. L'accordo permetterà
al marchio Idv - indica ancora la società - "di continuare a
contribuire allo sviluppo di veicoli per la difesa e la
protezione civile, come dimostrato da un portafoglio ordini che
nel 2023 ha superato i 4 miliardi di euro".
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