Sono sei i nuovi magistrati che
hanno prestato giuramento a Trento e inizieranno il tirocinio
della durata di un anno presso il Tribunale del capoluogo. I
nuovi magistrati, tutti residenti in Trentino, svolgeranno un
tirocinio generico di sei mesi, a cui seguirà una formazione
specifica di altri sei mesi una volta scelta la funzione
giudicante o requirente e la sede di destinazione (in relazione
a quelle disponibili a livello nazionale).
Il giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana e di
osservazione delle leggi è avvenuto di fronte al presidente del
Tribunale, Luciano Spina, e a buona parte dei magistrati in
servizio in Trentino. I nuovi magistrati sono Camilla Urbati,
Lucia Piccinni, Miriam Manfrin, Tatjana N.Moser, Francesco Scifo
e Alessandro Scifo.
"La nostra professione non consiste nell'esercizio di un
potere fine a se stesso, ma che deve essere reso per la difesa
dei diritti e il perseguimento della legalità, valori che a mio
avviso debbono essere riaffermati non solo nelle aule di
giustizia ma anche e soprattutto della società e in tutte le
articolazioni in cui attua la convivenza civile tra le persone",
ha detto Spina, durante la cerimonia.
Nell'intervento, Spina ha fatto riferimento anche
all'attualità, mettendo in guardia i nuovi magistrati sul ruolo
assunto e sul dovere di rispettare le leggi e la Costituzione.
"Non sarà certo rose e fiori - ha spiegato il presidente del
Tribunale - perché dovrete abituarvi alla frequente schizofrenia
normativa e al vorticoso susseguirsi delle novità normative e di
mutamenti giurisprudenziali, ma soprattutto dovrete imparare a
resistere agli attacchi più o meno frequenti alla nostra
categoria che ormai da diversi anni continuano a ripetersi
(certamente in questi ultimi mesi con maggiore pesantezza e
frequenza), soprattutto quando le nostre decisioni vanno in
contrasto con gli interessi di alcune parti politiche o di
poteri forti".
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