Crescita, gratificazione e
responsabilità. Stamani il volontariato di protezione civile si
è raccontato in un convegno, attraverso la voce dei giovani che
- pur indossando divise diverse - sono accomunati dal desiderio
di operare in sinergia per aiutare la comunità e le persone in
difficoltà. Un lavoro di squadra che porta anche alla nascita di
nuove amicizie e all'acquisizione di competenze specifiche.
Testimonianze significative, quelle emerse dal palco della sala
InCooperazione, che ha portato il capo della Protezione civile
nazionale Fabio Ciciliano ad annunciare "l'istituzione di un
Tavolo tecnico di protezione civile dei giovani con un'età
massima di 30 anni, perché il loro punto di vista ci aiuterà a
disegnare assieme il futuro e le strategie di crescita delle
strutture operative che fanno capo alla nostra realtà".
Il convegno organizzato dal Dipartimento Protezione civile,
foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, con il
Comune di Trento e il Dipartimento nazionale, ha coinvolto circa
350 persone in presenza e in collegamento da tutta Italia. "Un
momento di crescita importante per il sistema della protezione
civile, perché ha messo al centro le nuove generazioni" ha
osservato il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che
ha ricordato il ruolo di coordinamento affidato al Trentino
nell'ambito della Commissione che riunisce tutte le Regioni
italiane: "Abbiamo competenze, esperienza e strumenti che ci
rendono unici, ma siamo chiamati a continuare a guardare al
futuro, per una sempre migliore gestione delle emergenze. Il
coordinamento e la sinergia tra le strutture appare centrale
anche per il raggiungimento dei risultati: compito delle
istituzioni è e sarà quello di rimanere al fianco dei volontari,
anche nello snellimento degli adempimenti amministrativi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA