Un pubblico attento e interessato
ha seguito ieri sera al teatro comunale a Bolzano la rilettura
di un classico del Novecento, Santa Giovanna dei macelli (Die
Heilige Johanna der Schlachthöfe) di Bertolt Brecht,
sapientemente messo in scena dalla compagnia ErosAntEros,
insieme al collettivo musicale sloveno Laibach e con un cast
internazionale che si è espresso in quattro lingue: italiano,
sloveno, inglese e tedesco, con sottotitoli.
Il dramma di Brecht scritto in seguito al grande crollo della
borsa di New York del 1929, che condusse gli Stati Uniti e
l'Europa a dieci anni di crisi economica, fallimenti di
industrie, abbandono delle terre, disoccupazione, miseria, fino
alla Seconda Guerra Mondiale, è incentrato sull'economia, sulla
speculazione di alcuni a danno dei lavoratori. Utilizzando
immagini e video di fatti effettivamente accaduti, proiettati
sul palcoscenico, la compagnia crea un parallelismo con il
capitalismo contemporaneo globalizzato, sottolineato anche dalla
scelta di suddividere drammaturgicamente l'utilizzo delle
quattro lingue tra i diversi personaggi: i lavoratori parlano in
sloveno, i proprietari parlano in tedesco, i "Black Hats",
ovvero i Cappelli Neri dell'Esercito della Salvezza, cantano in
inglese, mentre Mauler, uno spregiudicato speculatore, parla in
italiano. Giovanna Dark, sottotenente dei Black Hats, impegnata
a distribuire ai proletari affamati minestre calde pagate dai
padroni - una Giovanna D'Arco trapiantata ai tempi della grande
crisi americana - parla in italiano, ma si rivolge ai lavoratori
in sloveno. Infine, il giornalista utilizza la lingua della
comunicazione, l'inglese.
Nella sua rilettura dell'opera di Brecht la compagnia
ravennate ErosAntEros, fondata da Agata Tomšic insieme a Davide
Sacco, fedele alla ricerca di un teatro impegnato che non
rinunci al valore estetico della forma, ha portato in scena -
accanto allo storico gruppo rock sloveno Laibach - un cast
internazionale, composto dagli attori sloveni del Mladinsko
gledališce, da attori del Théâtre National du Luxembourg, tra
cui Marco Lorenzini, e dagli interpreti italiani Danilo Nigrelli
e la stessa Agata Tomšic. La rilettura di Santa Giovanna dei
macelli, rappresentata nell'ambito della Stagione Regionale
Contemporanea, è stata realizzata in collaborazione con il
Centro Santa Chiara di Trento.
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