Scatta oggi il "piano freddo" nelle
città di Trento e Rovereto, con l'attivazione dei posti letto
aggiuntivi a favore delle persone senza dimora. L'iniziativa -
ricorda la Provincia in una nota - punta a rafforzare
l'accoglienza invernale e coincide con l'atteso abbassamento
delle temperature e l'arrivo della prima neve. L'elaborazione
del piano è stata coordinata dalla Protezione civile provinciale
e dal Servizio Politiche sociali, con il coinvolgimento del
Comune di Trento e Rovereto, del terzo settore e delle
associazioni di Protezione Civile. "Si tratta di un modello
preordinato di intervento, che ci consente di intervenire in
maniera tempestiva in caso di necessità" spiega l'assessore alle
politiche sociali Mario Tonina, osservando come l'inverno
rappresenti un periodo particolarmente critico per chi vive in
condizioni di grave difficoltà e precarietà abitativa: "Grazie
al coinvolgimento delle diverse realtà del territorio,
garantiamo un supporto concreto in più che tenga conto di
dignità, salute e inclusione", commenta.
Per l'inverno 2024-2025 sono stati previsti complessivamente
oltre 320 posti letto. Di questi, 30 sono dedicati ai nuclei
monogenitoriali e ben 53 rientrano nel programma dedicato al
piano freddo, con l'individuazione di posti letto aggiuntivi nei
dormitori e nelle strutture dedicate e il posizionamento di
moduli abitativi temporanei. Questi ultimi sono stati resi
funzionali dal Servizio Prevenzione rischi e Cue, che nell'area
"Casa Baldè" della zona Zuffo-Rigotti ha allestito 33 posti
letto.
L'attivazione del piano freddo non è automatica ma viene
valutata tenendo conto dell'evoluzione delle precipitazioni e
delle temperature. L'accesso è gestito dagli appositi Sportelli
per l'assegnazione dei posti letto, come avviene per
l'accoglienza invernale.
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