La giunta provinciale di Bolzano
ha approvato una serie idi contratti collettivi. Oltre a quelli
per il recupero dell'inflazione, o sull'orario per i dipendenti
provinciali (che comprende l'accordo sul "venerdì corto")
l'esecutivo ha dato il via libera ai contratti per il personale
della sanità.
Per quello non medico, di cura e tecnico, circa 6.000
dipendenti, è stato, ha spiegato l'assessore provinciale alla
salute, Hubert Messner, "ridotto l'orario di lavoro da 38 ore
settimanali a 36, a parità di retribuzione. Inoltre, sono state
aumentate diverse indennità, come quelle per turno notturno,
festivi e pronta disponibilità, specifica infermieristica o di
tutela del malato". Sono state anche introdotte nuove indennità,
come quella per la copertura dei turni. Per questo contratto
sono stati stanziati 35 milioni l'anno, 14 per il 2024.
"Con questi accordi non miglioriamo solo al qualità di vita
dei collaboratori, ma aumentiamo sicuramente l'attrattività di
queste professioni", ha sottolineato l'assessore.
Il contratto per la dirigenza sanitaria (1.600 medici,
inclusi biologi, veterinari, fisici, psicologi) prevede
l'aumento delle indennità di specializzazione, di esclusività,
per le guardie, la reperibilità ed i turni festivi. Inoltre,
verrà pagata la formazione obbligatoria prevista in sanità anche
fuori orario di lavoro. Per questo contratto sono stati
stanziati 15 milioni.
"Ora, possiamo concorrere con i nostri vicini, anche Austria
e Germania, per attrarre e trattenere i medici che abbiamo in
Alto Adige e che fanno un ottimo lavoro", ha concluso Messner.
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