Sono stati segnalati quattro casi
di morbillo negli adulti ai Servizi di igiene pubblica
territoriali del Dipartimento di prevenzione di Apss. Due casi
sono stati segnalati in Val di Non, uno nella piana Rotaliana e
uno nelle Valli Giudicarie (persona non residente, di
passaggio). In un caso è stato necessario il ricovero in
ospedale, anche se fortunatamente non ci sono state conseguenze
gravi. In tutti e quattro i casi sono stati immediatamente
individuati i contatti stretti attraverso l'inchiesta
epidemiologica e sono state invitate a vaccinarsi le persone non
coperte dal vaccino.
Il morbillo è estremamente contagioso, non esiste un'immunità
naturale o una resistenza innata verso il virus; l'unica misura
di prevenzione è la vaccinazione, altamente raccomandata ai
bambini ma anche agli adolescenti e ai giovani adulti che non
sono mai stati vaccinati. Il morbillo è una malattia eliminabile
dal nostro territorio qualora si raggiungano e si mantengano
coperture vaccinali ottimali (maggiori del 95%). In Trentino
negli ultimi cinque anni l'adesione alla vaccinazione è
migliorata e ad oggi la percentuale di bambini vaccinati per
morbillo supera il 95%, anche se si registrano variazioni
significative nei diversi ambiti territoriali, con un'adesione
più bassa nelle valli di Fiemme e Fassa che si attesta
nell'ultimo anno al 92%, un dato comunque in miglioramento
rispetto agli anni in cui il tasso di adesione era intorno
all'88%.
Spesso il morbillo viene sottovalutato e considerato una
malattia benigna, anche se in una percentuale importante di casi
può dar luogo a complicanze anche gravi come polmoniti, otiti
medie, piastinopenia e danni neurologici. Quando l'adesione alla
vaccinazione non è ottimale, la malattia si manifesta con
epidemie di dimensioni limitate e distanziate di parecchi anni
l'una dall'altra che colpiscono persone non vaccinate in età
adolescenziale o giovani adulti.
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