"Il quadro ci lascia preoccupati e
sgomenti: se l'impianto accusatorio venisse confermato vi
sarebbe un danno enorme per la nostra autonomia. Confido che gli
esponenti politici del Pd coinvolti chiariscano propria
posizione. Noi dobbiamo tutelare la classe politica, prendendo
anche eventuali provvedimenti interni". Lo ha detto all'ANSA il
capogruppo del Partito democratico del Trentino in Consiglio
provinciale, Alessio Manica.
"Ieri sera abbiamo fatto un incontro e dato mandato al
segretario del partito di sentire le persone coinvolte
nell'inchiesta e valutare una forma di sospensione o
autosospensione per lasciare loro la possibilità di difendersi.
L'obiettivo è tutelare la nostra comunità politica, senza
ovviamente chiedere loro di doversi difendere in un altro
tribunale", ha spiegato Manica, rilevando come tra cinque mesi
"il Trentino è chiamato a scegliere la nuova classe
amministrativa e questo non aiuta nessuno". "Il rischio - ha
aggiunto - è che passi un messaggio terribile, ovvero che
l'economia possa influenzare scelte politiche utilizzando le
risorse economiche per avere un canale preferenziale
dell'amministrazione".
Per Manica, il filone trentino dell'inchiesta, dimostrerebbe
comunque "la bontà dell'operato del Pd di Riva del Garda in
questi ultimi 5 anni".
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