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Loacker, il primo snack italiano spegne 100 candeline

Loacker, il primo snack italiano spegne 100 candeline

L'azienda altoatesina leader globale dei wafer premium

BOLZANO, 14 gennaio 2025, 12:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Spegne cento candeline Loacker, l'azienda dolciaria altoatesina che, da pasticceria locale, si è trasformata in leader globale nel settore dei wafer premium e delle specialità al cioccolato. In un secolo il numero dei collaboratori è cresciuto da tre a 1.175. Oggi Loacker è un brand mondiale presente in 110 Paesi, in modo rilevante soprattutto in Nord America, Medio Oriente e Asia, che ha raggiunto nel 2024 un fatturato globale di gruppo di 460 milioni di euro.
    La storia di successo prende il suo inizio nel 1925, quando Alfons Loacker acquisì la piccola pasticceria di Bolzano in cui aveva lavorato fin da giovane, dando vita a quella che sarebbe diventata la "cialda di Bolzano". Alfons inventò i suoi famosi wafer perché, essendo patito del calcio, nei fine settimana sul campo di gioco gli serviva uno spuntino secco e durevole. Nacque così "il primo snack italiano", come la famiglia ha ricordato durante una conferenza stampa a Bolzano.
    Andreas Loacker, vicepresidente del cda, ha ripercorso le tappe più importanti dell'azienda, come il trasferimento della produzione ad Auna di Sotto, sul Renon, a 1.000 metri di altitudine, difronte al monte Sciliar, che ancora oggi è presente nel logo. Ulrich Zuenelli, presidente del cda, ha ricordato che "il fatturato estero, che agli inizi degli anni '80 valeva appena mezzo milione di euro, oggi raggiunge i 255 milioni. In quarant'anni si è più che cinquecentuplicato. Con vendite in oltre 110 Paesi di tutti i continenti detiene una quota di mercato globale del 4,5%".
    Ancora oggi tutti i prodotti Loacker sono prodotti a Auna di Sotto e a Heinfels, nel Tirolo austriaco, "seguendo i più alti standard qualitativi e i processi più moderni". "Nonostante la sua impronta fortemente internazionale, Loacker segue strategie di business sostenibili, rispettose dell'ambiente e delle persone" e punta - ha annunciato Zuenelli - alla certificazione "B Corp" grazie alla sua performance ambientale e sociale.
   
   

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