Le pattuglie del soccorso alpino
della Guardia di finanza hanno individuato due francesi che
esercitavano irregolarmente la professione di maestro di sci
sulle piste di un comprensorio della Val Gardena. Pur in
possesso di un titolo analogo conseguito all'estero, infatti,
non avevano richiesto la prescritta autorizzazione temporanea,
necessaria per esercitare la professione in Italia.
Alla vista dei finanzieri, i due hanno tentato di confondersi
con gli altri sciatori, allontanandosi dai gruppi che
accompagnavano. Le Fiamme gialle, però, li stavano osservando da
tempo anche perché indossavano una vistosa casacca con il logo
di una scuola di sci d'Oltralpe, e dispensavano consigli su come
affrontare i tracciati più impegnativi e suggerimenti sulla
tecnica. Fermati a bordo pista dai militari, si sono visti
contestare una pesante sanzione che, se non pagata in tempi
brevi, potrà facilmente superare i 2.500 euro. I clienti, tutti
minorenni, sono tornati dai propri genitori.
"Gli irregolari si appropriano di una fetta di mercato
importante - sottolinea il comandante provinciale della Gdf,
colonnello Giuseppe Dinoi - che viene sottratta a chi, dopo aver
acquisito regolarmente il titolo di maestro di sci, vuole
giustamente far fruttare le proprie competenze, approfittando
dell'alta concentrazione di turisti tipica del periodo
invernale".
"Trovo assolutamente corretto e anzi necessario che le forze
dell'ordine preposte intervengano in questi giorni sulle piste
da sci affinché la figura del maestro di sci non venga confusa e
svalutata da coloro che millantano titoli e formazioni non
all'altezza", commenta il presidente del Collegio maestri di sci
Alto Adige, Robert Demetz.
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