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Mele, produzione italiana in crescita dell'8%, export "fluido"

Mele, produzione italiana in crescita dell'8%, export "fluido"

Da solo il Trentino Alto Adige vale il 64% del totale nazionale

TRENTO, 16 gennaio 2025, 13:49

Redazione ANSA

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La produzione italiana di mele del 2024 è cresciuta dell'8% rispetto all'anno precedente raggiungendo le 2.350.629 tonnellate, mentre quella per quella del solo mercato fresco ne è stata contabilizzata una di 2.018.378 (+7%). Una sola regione, il Trentino Alto Adige, ha contribuito al totale italiano per circa due terzi: 1.041.064 tonnellate la provincia di Bolzano (+3% e pari al 44% della produzione nazionale) e altre 477.771 quella di Trento (-2% e 20%).
    La crescita più significativa in termini percentuali è stata quella del Veneto, dove è stato rilevato un incremento del 43% dopo il minimo storico dell'anno precedente dipeso da gelate e grandine. Il Piemonte ha contribuito con 295.173 tonnellate (+17%) e anche in Emilia-Romagna la produzione è aumentata in doppia cifra, +14%. In Friuli-Venezia Giulia è cresciuta del 5% mentre in Lombardia ha subito una contrazione del -16%.
    Il prodotto biologico è tornato a aumentare dopo i minimi del 2023, anno rispetto al quale la produzione è cresciuta del 13% a 189.993 tonnellate. E per la nuova campagna commerciale c'è "ottimismo per una stagione stabile e regolare", ha fatto sapere Assomela.
    La produzione di Golden Delicious è scesa del 6%, ma le giacenze al primo gennaio 2025 sono inferiori dell'8% rispetto all'anno precedente. In ripresa le Red delicious (+14%, ma arrivava dal mimino storico del 2023) con 199.256 tonnellate. La produzione di Gala è rimasta in linea con quella degli anni precedenti e una giacenza inferiore dell'1% sul 2023, mentre per le Fuji l'anno è stato archiviato con 162.666 tonnellate (+4%) e una giacenza di 88.822 (-6% rispetto alla media dello scorso lustro). Il 20024 è stato positivo per le nuove varietà club: oltre 262.000 tonnellate e +17%.
    Il mercato è stato definito "ricettivo" da inizio stagione, con un decumulo regolare e significativo per il mercato fresco: in aumento le vendite delle Golden delicious (+21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e delle Gala (+25%, sulla media degli ultimi 5 anni). La qualità generale è stata definita "ottima" per tutto l'assortimento, malgrado "le condizioni climatiche sfavorevoli dello scorso autunno con le piogge eccessive durante il periodo della raccolta di alcune varietà.
    La valutazione sull'export verso i mercati comunitari è stata positiva perché "è partito in maniera fluida". Per il sistema nazionale si tratta di un buon segnale poiché secondo Ismea il 70% delle mele italiane destinate all'estero restano in Europa.
   
   

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