I presidenti delle Regioni Marche,
Abruzzo, Umbria e Lazio non parteciperanno oggi all'incontro con
il neo-commissario al terremoto in segno di protesta contro il
"colpo di mano" del governo che "ha tolto ai presidenti delle
Regioni, subcommissari al terremoto, il potere di condivisione
sulle ordinanze commissariali, declassando la loro funzione a
potere 'consultivo'". Lo si legge in una nota congiunta dei
quattro governatori. Una scelta "grave e miope", aggiungono, che
"produrrà sicuramente contenziosi e ricorsi". I governatori
valutano anche "un ricorso alla Consulta". Il commissario al
terremoto potrà emanare le proprie ordinanze senza la "previa
intesa" con i presidenti delle Regioni, ma semplicemente
avendoli "sentiti". Lo prevede un emendamento della maggioranza
al decreto Genova approvato nella seduta notturna che ha
provocato la reazione negativa di tutte le opposizioni, secondo
le quali si tratta di una scelta politica dovuta al fatto che i
governatori sono di partiti d'opposizione.
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