"Ho chiarito ai pubblici ministeri di Perugia la mia totale estraneità a questi fatti che hanno leso la mia dignità di uomo": lo ha sottolineato il sostituto procuratore di Roma Luca Palamara al termine di un nuovo interrogatorio, di circa tre ore, davanti ai pm del capoluogo umbro.
"Metto a disposizione di tutti, e l'ho fatto con gli inquirenti di Perugia, il mio conto corrente" ha annunciato Palamara rispondendo ai giornalisti. Il magistrato ha detto di "rifiutare con nettezza e fermezza" l'accusa di avere ricevuto 40 mila euro per favorire la nomina, non andata in porto, di Giancarlo Longo a procuratore di Gela.
"Non ho mai barattato la mia dignità e professione con alcuno. E mai lo farò" ha quindi ribadito il sostituto procuratore di Roma. Che ha quindi sottolineato di essere certo di poter dimostrare l'estraneità alle accuse. "Lo devo ai miei figli, alla famiglia, ai magistrati italiani e - ha aggiunto - a tutte quelle persone che hanno riposto fiducia in me".
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