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Conte ad Assisi: piano anti-povertà per senzatetto in 6 città

Conte ad Assisi: piano anti-povertà per senzatetto in 6 città

"In Paese più giusto meno tasse per gli onesti". A Renzi: 'Non abbiamo bisogno di fenomeni'

ASSISI (PERUGIA), 05 ottobre 2019, 13:22

Redazione ANSA

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Conte ad Assisi © ANSA/EPA

Conte ad Assisi © ANSA/EPA
Conte ad Assisi © ANSA/EPA

"Serve uno sviluppo che rispetti la creazione, che rispetti l'ambiente, che sia realmente umano. Sento questo impegno come cittadino, come padre. La tutela dell'ambiente è prioritario della nostra esperienza di governo". Lo afferma il premier Giuseppe Conte, ad Assisi, alle celebrazioni del giorno di San Francesco patrono d'Italia.

 "Dobbiamo realizzare un paese più giusto - afferma il premier - in cui ci siano asili nido gratuiti e si dia un senso ai principi di dignità della Costituzione, un Paese più giusto in cui i contribuenti onesti paghino di meno anche grazie ai proventi della lotta alla evasione fiscale. Un Paese in cui non si tagliano risorse nella scuola e nella sanità ma si cerca di potenziarle".

"Non è la povertà a bussare alle porte del governo ma sono le istituzioni che devono intercettare i bisogni dei cittadini e contrastare sul campo la povertà assoluta. L'anno scorso abbiamo varato il reddito di cittadinanza. Faremo ancora di più, affiancandoci l'Inps, abbiamo elaborato un progetto: andremo in sei città dove ci sono 50mila persone senza tetto che non usufruiscono del reddito di cittadinanza pur avendone diritto. Sono persone invisibili, le vogliamo rendere visibili". 

Conte a Renzi,non abbiamo bisogno di fenomeni  - "Tutti devono partecipare con massima impegno e determinazione all'azione del governo. Non abbiamo bisogno di fenomeni. Poi se uno vuole andare in tv vada pure, ma si sieda al tavolo. Quando ci si siede vale la forza delle argomentazioni". Lo afferma il premier Giuseppe Conte replicando alla posizione di Matteo Renzi sul cuneo fiscale.

   

 

"Purtroppo - aggiunge Conte - bisogna riconoscere che l'opera di ricostruzione dopo il terremoto procede con intollerabile lentezza: dobbiamo imprimere una svolta decisiva. Dobbiamo affrontare un rischio maggiore, cioè che questi territori, anche dopo il recupero, vengano abbandonati per sempre, non abbiano più una comunità per abitarli. Per questo la ricostruzione deve andare avanti senza altri indugi". 

"Oggi urge ricostruire una cultura politica": è quanto ha detto padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, nel salutare autorità, con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, e i pellegrini nella Basilica superiore nel corso della messa per le celebrazioni di San Francesco patrono d'Italia. "Occorre farlo per i nostri figli, ancor più che per noi", ha aggiunto.

Padre Gambetti ha chiesto inoltre di cercare "nelle altre politiche ciò che può unire e non ciò che può dividere" e di "operare per la pace nel mondo, per il disarmo, per l'incontro tra i popoli: unire le città per unire le nazioni". "In Italia e in Europa - ha aggiunto - abbiamo nostalgia della cultura politica. Ma oggi non si può delegare il compito politico solo a qualcuno, per quanto possa essere illuminato; né lo si può consegnare a qualche arrogante faccendiere arrivista (troppi!)".

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