Sanità, ricostruzione post sisma e lavoro sono i tre temi sui quali poggia il programma elettorale del Partito comunista che ha candidato Rossano Rubicondi a presidente della Regione Umbria per le elezioni del 27 ottobre. "Il nostro programma - ha detto ad ANSA FORUM - non vuole essere velleitario, non nostalgico, ma concreto".
Alla domanda se ci fosse bisogno di un candidato comunista in questa tornata elettorale, l'ex sindacalista della Cgil ha risposto così: "c'è bisogno eccome, dato che il Pd ci consegna un'Umbria rossa di vergogna e con il rischio che il cuore verde d'Italia diventi solo ad appannaggio della Lega".
Parlando di sanità il discorso ha scivolato sull'inchiesta che ha coinvolto il Partito democratico umbro e portato alle dimissioni della presidente della Regione, Catiuscia Marini.
"Concorsopoli - ha sottolineato Rubicondi - a mio avviso non è ancora del tutto terminata. I concorsi devono essere rifatti". In chiave amministrativa per la sanità umbra, secondo il candidato del Partito comunista, "basta una sola azienda sanitaria, così possiamo liberare delle risorse economiche utili per assumere chi lavora davvero, e cioè, i medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari". Rubicondi, se guiderà la Regione, ha promesso anche di mettere mano alle liste di attesa. "Se si superano i 15 giorni per una visita - ha detto - si deve bloccare l'intramoenia. Come è possibile - si è domandato - che per una visita non a pagamento c'è da attendere anche 16 mesi, ma se paghi in tre giorni vieni ricevuto dal medico?". Sul fronte della ricostruzione post terremoto per Rubicondi non c'è altra soluzione che "assumere altro personale agli Uffici speciali per la ricostruzione così da accelerare le pratiche, a cominciare da quelle per il recupero dei danni lievi". Sul fronte del lavoro la ricetta del candidato comunista parte dalla "consapevolezza di avere a disposizione risorse economiche limitate". "E quindi - ha aggiunto - vanno gestite in modo tale da non sperperarle inutilmente".
Rubicondi non crede "nei tirocini formativi" e nelle formule come Garanzia giovani e adulti dove - a suo dire - non si garantisce all'aspirante lavoratore "alcuna prospettiva di occupazione". Di qui l'idea di "chiudere con i finanziamenti a pioggia, per mettere a disposizione i fondi per quelle aziende sane che hanno dimostrato nel tempo di creare vera occupazione e che si prendono a cuore la sicurezza dei dipendenti". "Solo così - ha aggiunto l'aspirante governatore dell'Umbria - si potrà dare una opportunità ai giovani di avviare un percorso professionale stabile". Restando sul tema del lavoro, Rubicondi ha proposto di aiutare i piccoli imprenditori agricoli. "Quando invece - ha detto - fino a oggi i fondi dello sviluppo rurale sono andati solo a pochi soggetti, non permettendo ai piccoli contadini di crescere". Infine, l'idea di modificare la leggere elettorale con la quale si andrà al voto il 27 ottobre. "Vincere di un solo voto di scarto - ha sottolineato - ti permette di prendere 12 consiglieri, uno sproposito. Qui - ha concluso Rubicondi - c'è in gioco il principio della democrazia".
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