/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Arresti droga, "lavoro di anni"

Arresti droga, "lavoro di anni"

"Si è mirato a interrompere flusso stupefacenti" dice Petrazzini

PERUGIA, 02 novembre 2019, 13:38

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Si è messo il sigillo su un'operazione che si è sviluppata nel corso degli anni. Questo perché è stato necessario via via interrompere i divari fra flussi di stupefacenti", svariati quintali di eroina e cocaina, con un'attività "che si è compiuta sottotraccia da parte dei carabinieri di Perugia". Lo ha detto il procuratore della Repubblica reggente di Perugia, Giuseppe Petrazzini, a margine della conferenza stampa sull'operazione antidroga dei carabinieri. "Naturalmente - ha spiegato - si è mirato a interrompere il flusso di stupefacenti che hanno attraversato diversi continenti e che vedevano l'Italia come uno dei terminali. Quindi un'attività onerosissima sotto il profilo sia personale che anche dei mezzi". Probabilmente per la prima volta, i presunti responsabili del traffico internazionale di stupefacenti sono cittadini originari della Tanzania: "Questo ci ha permesso di poter considerare - ha affermato Petrazzini - come il traffico internazionale di stupefacenti non conosca distinzione di etnie".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza