Punta ad arrivare a circa 2 mila
tamponi al giorno eseguiti, ricorrendo anche a quelli rapidi
immunologico e molecolare, la Regione Umbria che vuole una
"potenzialità di fuoco maggiore" nello screening per il
coronavirus.
Alla conferenza stampa per illustrare il piano sono
intervenuti l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, i
direttori regionali, Claudio Dario (Sanità) e Stefano Nodessi
Proietti (Protezione civile), insieme con le prof. Daniela
Francisci e Antonella Mencacci.
I due test rapidi - è stato ricordato - vanno così ad
implementare quello di riferimento che rimane al momento quello
ufficiale per il coronavirus, "ma - è stato spiegato - lungo,
laborioso e che richiede strumentazioni sofisticate".
In questo nuovo percorso (sono previste quattro settimane) è
stata individuata anche la popolazione bersaglio, divisa tra
cittadini-pazienti e categorie professionali a rischio come chi
lavora nella sanità.
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