La sezione centrale d'appello
della Corte dei conti ha rigettato il ricorso della procura
umbra della magistratura contabile che aveva impugnato la
sentenza con la quale i giudici di primo grado avevano
dichiarato il proprio "difetto di giurisdizione" in relazione
alla citazione in giudizio nei confronti degli ex vertici di
Umbria Tpl e mobilità e consiglieri di amministrazione della
società, fino al 2012, e dei rappresentanti degli organi
politici regionali, guidati dall'allora presidente della Regione
Catiuscia Marini. Anche i giudici d'appello hanno sottolineato
che nella gestione dell'azienda di trasporto pubblico sono
rinvenibili "scelte razionali" nell'operato degli amministratori
pubblici. "Il buon esito del giudizio si basa sull'accertamento
della piena correttezza delle scelte assunte dalle Giunte Marini
che hanno permesso di giungere da una crisi aziendale conclamata
ad un effettivo risanamento della società" ha sottolineato il
legale di Catiuscia Marini, Nicola Pepe, commentando con l'ANSA
la decisione.
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